Abominatio desolationis (Dn 9, 27) “…fino ad assidersi al posto di Dio”
“Nessuno vi inganni in alcun modo. Bisogna che prima venga la defezione e che si manifesti l’uomo dell’empietà, il figlio della perdizione, l’avversario, che si innalza al di sopra di quanto è chiamato Dio o è oggetto di venerazione, fino ad assidersi nel tempio di Dio, proclamando di essere Dio lui stesso” (2 Ts 2, 3s).
E non ci siamo?
Non parliamo di ateismo, che pretende di divinizzare l’uomo al posto di Dio. Parliamo di ciò che avviene all’interno della Chiesa.
Si sa che il modernismo, o progressismo, è sostanzialmente un ateismo larvato: lo si vede nelle sue origini protestanti e nel suo sbocco storico attuale. E’ partito dalla negazione del Vangelo, si è incanalato nei meandri della contestazione ecclesiale, si è infine alleato e confuso con la massoneria e il comunismo che ne alimentano la linfa.
Appare inoltre sempre più evidente che la riforma liturgica, con l’emarginazione dei tabernacoli, la riduzione del Sacrificio a mensa comunitaria, le molte spensieratezze nel trattamento dell’Eucaristia tendenti a dissolvere la fede nella Presenza Reale, si è snodata in piena sintonia con il modernismo, di cui è il frutto maturo.
Che vediamo oggi nelle nostre chiese? Il tabernacolo emarginato e il celebrante al suo posto, l’uomo assiso al posto di Dio nel centro della celebrazione liturgica, tolto di mezzo il Santo dei Santi, e al suo posto povere nullità, dall’intelletto ottuso che non avvertono la portata del sacrilegio compiuto, e forse mostri di apostasia che vogliono proporsi sacrilegamente al posto del Dio vivo.
La Scrittura prosegue: ”Il mistero dell’empietà sta già vigorosamente operando, in attesa soltanto che sia tolto di mezzo chi pone ostacolo. Allora si manifesterà l’empio, che il Signore Gesù distruggerà col soffio della sua bocca e annienterà con il fulgore della sua venuta; quell’empio la cui venuta, in forza dell’influsso di Satana, sarà accompagnata da ogni genere di portenti, di prodigi e di prestigi menzogneri, e da ogni sorta di inique seduzioni su coloro che si perdono per non avere accolto l’amore della Verità che li avrebbe salvati. Perciò Dio manda loro una potenza seduttrice, così che credano alla menzogna, e siano condannati…” (2Ts 2, 7s)
DINA MITE.
I commenti sono disabilitati.