Lo Spirito Santo nella Scrittura viene raffigurato con vari simboli: di Vento o Soffio per indicarne l’onnipresenza spirituale (Gn 1, 2; v. Gv 3, 8; 20,22 soffiato sugli Apostoli dal Risorto; At 2, 1s), di Colomba per indicarne la soavità (Mt 3, 16; v. anche 1 Re 19, 12).
Egli è lo Spirito di Verità che porta alla verità intera (Gv 16,13), è il Paraclito (Advocatus), inviato come Confortatore (Gv 14, 15, 25; 16, 7), che parlerà nei perseguitati davanti ai giudici (Mc 13, 11 e Parr.).
Lo Spirito Santo è inviato soprattutto come Fuoco: il Battista annunzia Gesù come colui che battezzerà in Spirito Santo e Fuoco (Mt 3, 11), a Pentecoste lo Spirito discende sugli Apostoli in lingue spartite come Fuoco (At 2, 3).
Nel Fuoco la letteratura cristiana ravvisa il fervore dello spirito, l’amore (Spirito di Amore), l’attitudine a fondere in unità, come recita l’Ufficio divino all’Ora Matutina: O Spirito Paraclito… il tuo fuoco ci unisca in un’anima sola.
L’immagine del Fuoco evidenzia la sua attitudine a unire, a fondere insieme.
La sua natura di Spirito Fonditore appare anzitutto in seno alla Santissima Trinità, nella quale il Padre e il Figlio sono Uno in forza dello Spirito che hanno insieme, e che li fonde come specchio reciproco: “Egli mi glorificherà, perché riceverà di ciò che è mio per annunziarlo a voi; è mio tutto quanto ha il Padre” (Gv 16, 14).
Nel Fuoco dello Spirito Santo si compie la fusione di Dio con l’Umanità tramite l’Incarnazione del Verbo: l’Angelo infatti disse a Maria: “Lo Spirito Santo verrà sopra di te, e la potenza dell’Altissimo ti coprirà, perciò anche il Santo che nascerà sarà chiamato Figlio di Dio” (Lc 1, 35); così Maria si trovò incinta per virtù dello Spirito Santo (Mt1, 18, ), ed è opera dello Spirito Santo ciò che in lei è generato (Mt 1, 20). Il grembo di Maria, Madre di Dio, è la fornace purissima in cui il Fuoco dello Spirito Santo ha fuso il Figlio di Dio nel Figlio dell’Uomo perché abitasse in mezzo a noi. Dante canta a Maria: “Nel ventre tuo si raccese l’Amore / per lo cui caldo nell’eterna pace / così è germinato questo Fiore: Gesù.
Nel Fuoco Fonditore dello Spirito Santo si compie infine la fusione del Corpo Mistico: “Che tutti siano Uno come Tu, Padre in Me e Io in Te” (Gv 17, 21); “Un solo corpo siamo noi, quantunque molti, perché partecipiamo di un unico Pane e siamo imbevuti di un unico Spirito” (1 Cor 11, 17; 12, 13), il quale distribuisce nel Corpo Mistico i suoi doni come a Lui piace (1 Cor 12, 17), e santifica gli stessi nostri corpi come Tempio dello Spirito Santo (1 Cor 6, 19).
Come Fuoco Fonditore lo Spirito Santo fa sì che chi si unisce al Signore, fa un solo Spirito con Lui (1 Cor 6, 17).
Si tratta di una fusione di grazia operata dallo Spirito mediante i Sacramenti (“Battezzerà in Spirito Santo e fuoco”; “Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi”, ecc.).
Questa configurazione esistenziale che ci rende partecipi della natura divina (2 Pt 1, 4) comporta tutta una configurazione spirituale operata dallo Spirito Santo in modo che abbiamo in noi lo stesso sentire che è in Cristo Gesù (Fp 2, 5). E’ in grazia del Fuoco Fonditore dello Spirito Santo che si realizza la nostra fusione spirituale con Cristo fino a conformarci a Lui nel modo di pensare, giudicare, agire, così che come l’Apostolo possiamo dire: “Non sono più io che vive, ma è Cristo che vive in me” (Gal 2, 20).
Lo Spirito Santo supplisce alla nostra insufficienza perché noi non sappiamo che cosa chiedere come conviene, ma lo Spirito lo implora per noi con gemiti inesprimibili, e Colui che scruta i cuori sa quale sia l’anelito dello Spirito, sa che Egli prega per i santi come Dio vuole (Rm 8, 26s). E nessuno può dire Gesù Signore se non per lo Spirito Santo (1 Cor 12, 2).
L’apostolo Paolo illustra l’intera opera dello Spirito Santificatore nella dottrina della configurazione.
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