Il Padre Nostro (2)
Catechesi tenuta da Suor + a L. il 29.08.05 con ritocchi redazionali. Parte seconda .
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”
Gesù detta il Pater ad Apostoli poveri che hanno il problema del mantenimento quotidiano, e li invita a rivolgere a Dio la loro richiesta di pane. Nella sua mente però pensa all’altro Pane, soprasostanziale, che Lui stesso chiamerà Pane che dà la vita eterna, e pronuncia la grande promessa: “Cercate prima di tutto il Regno di Dio, e il resto vi sarà dato in più” (Mt ). Il Regno di Dio è dato soprattutto quando Egli entra in noi e vi prende possesso con assicurandoci che come il Padre, Il Vivente, ha mandato Lui, così chi mangia di Lui vivrà per Lui” (Gv 6, 57s).
A questo ragionamento si ispiravano i Padri della Chiesa interpretando che la preghiera di Gesù per il pane quotidiano alludesse soprattutto all’Eucaristia (v. commento di Sant’Agostino al Padre nostro, Lettera a Proba, ecc.), come quando si compra il pane viene aggiunto gratuitamente il sacchetto per contenerlo.
L’Eucaristia non è data una volta per tutte per mantenerci nella grazia di Dio. E’ data come Pane quotidiano di cui abbiamo bisogno ogni giorno per mantenerci fedeli a Dio. La Divina Provvidenza però ci assicura anche il sovrappiù del pane materiale di cui abbiamo bisogno.
Gesù ci ha insegnato a chiedere: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”.
Vi leggo le sue parole che fanno parte del discorso della montagna: “Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete e berrete e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete, la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo, non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo……..Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste sa che ne avete bisogno. Cercate prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”.
Questi sono gli insegnamenti pratici di Gesù, e un più bel commento non lo potrei trovare.
La quasi totalità degli uomini di questo mondo si affanna per questo pane quotidiano.
Io ho passato la guerra del 40/45 e non vi dico che non abbiamo patito la fame, però non siamo morti di fame. Ogni giorno c’era quella razione, magari solo per sopravvivere, però c’era. Voi mi direte: “E quelli dei lager?”. Ma là c’è stata la malizia degli uomini ad intervenire, e contro la malizia dell’uomo, siccome Dio ci ha creati liberi, non fa violenza: se gli uomini sono malvagi, sono malvagi, ma chi si affida al Signore state tranquilli che non gli manca niente.
Io ero in una città dove non si poteva uscire perché c’erano gli aeroplani giorno e notte che non lasciavano né entrare né uscire perché bombardavano. Io l’ho vissuto, eppure non siamo morti, il Signore ci ha dato giorno per giorno il necessario per sopravvivere.
Ora perché la maggior parte degli uomini si affanna per questo? E’ giusto che ognuno lavori e guadagni, ma state tranquilli che il Signore ci pensa ogni giorno. Non pensiamo per il domani: domani il Signore ci aiuterà. State tranquilli che se noi preghiamo anche il giorno dopo ci sarà il necessario. Non il superfluo, perché noi a volte vogliamo anche il superfluo, anche quello che il Signore a volte non vorrebbe che avessimo; quindi dacci oggi il nostro pane quotidiano cioè quello di oggi e non quello di domani o dopodomani. Quello di ogni giorno: ci ha insegnato Lui così.
Allora io mi domando, e ognuno lo domandi a se stesso: ma credo io a questo, ci credo?
Quello che m’importa è che crediate a Gesù, al Vangelo, quello sì che m’importa assai. Nel ’78 avrei dovuto morire, ma sono qui per trasmettere la verità e non posso dire una cosa per un’altra, tanto più che vi sto leggendo le parole di Gesù, non le parole di altri. Vi sto trasmettendo le parole di Gesù e vi faccio fermare a riflettere un poco: Le diciamo tutti i giorni, perché penso che tutti i giorni diciate il Padre Nostro, ma riflettete abbastanza?
“Perché vi affannate? - dice Gesù - Guardate gli uccelli del cielo, guardate i fiori del campo, neanche Salomone è stato mai vestito così bene infatti ci sono certi fiori che sono una magnificenza, osservate che colori e come sono fatti, sono una meraviglia e noi cerchiamo di imitarli nelle stoffe ma non li faremo mai belli come quelli, ma credete a Dio, credete a quello che ci dice?
Fermatevi a pensare a queste cose e quando vi viene l’affanno perché magari avete perduto il lavoro o il lavoro non rende, mettetevi in ginocchio a pregare che il Signore ci pensa, io ho visto i miracoli fatti dal Signore anche in tempo di guerra quando veramente mancava il necessario e come arrivava miracolosamente, la provvidenza arriva e vi racconto un fatto personale che ho toccato con mano.
Siccome mio papà era antifascista, ma è morto prima della guerra, si sono vendicati con la mia mamma con quattro figli, aveva un negozio di generi alimentari e glielo hanno fatto chiudere, con cosa viveva una vedova con quattro figli ma non ha sofferto perché era una donna di fede, grazie a Dio e lei ci faceva pregare sempre.
E’ arrivata una famiglia ebrea scappata da Trieste e la mamma l’ha nascosta, l’ha alloggiata perché mi diceva sempre che non bisognava parlar male degli ebrei perché Gesù era ebreo, la Madonna era ebrea e tutti i santi anche. E’ vero che ci sono stati quelli cattivi che hanno ucciso Gesù, loro risponderanno davanti al giudizio di Dio, loro non pregavano ma noi dobbiamo essere buoni con gli ebrei.
Li ha nascosti a rischio della fucilazione perché se li trovavano in casa nostra ci uccidevano tutti, non c’era da scherzare, erano verità queste e loro che erano ricchi hanno dato del denaro alla mamma per essere alloggiati e con quello è andata avanti per mesi e poi è intervenuto il Signore come sempre, lui interviene.
E’ morto il vescovo, i caporioni fascisti della provincia sono andati al funerale ed era tanto buono quel vescovo con tutti, tedeschi e fascisti e il rettore dice durante la predica che il vescovo ultimamente aveva avuto un grosso dispiacere perché avevano accusato una signora, che era mia madre, di aver dato delle tessere annonarie al seminario, perché allora mio fratello era in seminario, ma non era vero ed era stato il podestà di Conegliano ad accusarla, allora sono intervenuti direttamente e hanno dato ordine alla mamma di riaprire il negozio, ma abbiamo tanto pregato, tanto pregato.
Io ero stata in punto di morte e mia mamma mi aveva portato a casa per fare la convalescenza perché le suore non avevano neanche da darmi da mangiare e sono stata lì quarana giorni di convalescenza e ho visto tutto questo.
Perché non abbiamo fiducia nel Signore?
Mia mamma era una donna di gran fede e devo ringraziare il Signore per avermi dato una mamma così, aveva proprio una fede viva ed era già vedova.
Io vi racconto questo per darvi uno dei tanti esempi di quanto il Signore provveda, di quanto il Signore ci aiuti in una maniera straordinaria, chi in un modo o nell’altro e io ho visto che tutti quelli che avevano fiducia nel Signore sono stati aiutati, tutti, però bisogna pregare e aver fiducia in lui e non essere attaccati alle cose di questo mondo, non affannatevi di quello che mangerete e di quello che vestirete.
Dobbiamo lavorare, è doveroso e non con l’affanno e la paura, con onestà, con lealtà e dirittura ma se non siamo onesti come fa il Signore ad aiutarci, è ovvio dobbiamo vivere con onestà e allora abbiamo fiducia in Lui?
Adesso se scoppia la guerra verranno certi momenti, potrà anche mancare il necessario ma se voi avete fede il Signore ve lo fa trovare, non vi fa morire di fame, state tranquilli però bisogna aver fiducia in lui, non è il caso di ammassare, dobbiamo vivere di fede.
RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI.
Questa è tutt’una e non so perché ci si fermi a respirare a metà frase, la domanda è una sola e la remissione dei nostri peccati è legata al perdono che noi facciamo agli altri.
Ecco il commento del Signore.
Allora noi perdoniamo agli altri?
Ho avuto un torto, delle parole e offese gravi e lo so che non è facile perché ci sono passata anch’io e so che è difficile perdonare e non tanto quello che fanno a noi direttamente quanto quello che fanno ai nostri cari, è vero, se offendono o fanno del male a quelli che noi amiamo, i nostri cari o amici, allora è proprio difficile perdonare. Io lo so però se non si perdona il Signore non ci perdona proprio, è legato al perdono che noi diamo agli altri e se noi non perdoniamo lui non ci può perdonare.
Lui dice: “Se uno ti porta via la tunica, dagli anche il mantello, se uno vuole obbligarti a fare un miglio tu fanne due. Non odiamo e non leghiamocela al dito e non perdoniamo più, bisogna saper perdonare.
La messinscena che c’è adesso nella messa di scambiarsi un segno di pace e che toglierei subito perché se due non sono in pace si mettono lontani, uno a est e l’altro a ovest della chiesa e non si danno la mano, o che m’importa dar la mano al vicino, è una sceneggiata e non è obbligatorio.
E’ anche un mezzo per distrarci, nel rito ambrosiano è prima dell’offertorio intelligentemente ma nel rito romano è prima della comunione mentre dovremmo essere assorti davanti al Signore e fare un piccolo esame di coscienza per vedere come sono davanti al Signore che devo ricevere, com’è la mia coscienza, invece mi distraggo.
Spero che il nuovo Papa tolga tutte queste sceneggiate perché se perdono nel cuore e non è una stretta di mano che mi fa perdonare, è in profondo, è una delle cose esteriori che ci sono adesso e che disgraziatamente sono entrate e che non sono buone.
Io sono andata ad una messa del rinnovamento dello spirito perché sono stata invitata da un sacerdote, che mercato, una dal principio della chiesa è andata in fondo a dar la mano invece di dire Signore perdonami, adesso che devo riceverti e pensare se ha la coscienza a posto?
E Gesù dice se sapete che qualcuno ha qualcosa contro di Voi, lasciate l’offerta e andate prima a riconciliarvi, ma quella è una sceneggiata, è una delle tante cose deleterie che ci sono adesso per distrarre il più possibile le persone e che non pensino alla grandiosità, all’importanza di ricevere il Signore.
Nell’ostia c’è proprio Gesù in corpo, sangue, anima e divinità perciò c’è il Padre e lo Spirito Santo, ci riflettiamo prima di far la comunione e se io ho qualche rancore verso qualcuno devo dire: “Signore perdonami, io perdono a chi mi ha fatto un torto perché tu perdoni me e possa riceverti il meno indegnamente possibile”, è doveroso questo anche se non è vicino a voi per chiedergli scusa ma nel cuor vostro deve esserci questa buona volontà di stare in pace con tutti, se vi hanno fatto dei torti perdonate.
Se non rimetto a chi mi ha fatto del male, il Signore non mi perdona davvero, è inutile che io faccia la comunione perché se vado alla comunione con un rancore e con un odio verso il mio fratello, la comunione è indegna e non dico sacrilega anche se può darsi che sia peccato mortale.
Il Signore non vuole l’odio, vuole che ci amiamo e che ci perdoniamo, è vero che alcuni ci hanno fatto torti gravi ma io ho il dovere di perdonare, giudicherà il Signore, si arrangerà quello che mi ha fatto del male e se la vedrà lui con la giustizia divina, io devo perdonare se voglio il perdono del Signore.
È inesorabile quello che ci dice il Signore e temo che molti cristiani cattolici non lo mettano in pratica anche da quello che si sente dire a volte.
Il Signore non ti domanda mica di dargli ragione anche se ha torto, questo non ha nessuna importanza, se qualcuno ti ha fatto del male o ti ha offeso perdonalo altrimenti il Signore non può perdonarti.
Se noi riceviamo la comunione con l’odio nel cuore, la comunione è sacrilega, il Signore non fa sconti perché noi tante volte prendiamo sottogamba quello che dice il Signore, e ma dice così, ma si può fare diversamente, invece non si può fare diversamente.
Facciamoci un esame di coscienza, ho perdonato a tutti quelli che mi hanno offeso, che mi hanno fatto del male? Non occorre che vada a cercarlo ma è importante la disposizione interna, il Signore guarda dentro di noi, non lo possiamo ingannare, possiamo ingannare tutti anche quelli che ci amano, i vicini ma lui no perché ci conosce profondamente nel nostro cuore.
Abbiamo bisogno tutti del suo perdono cominciando da me e finendo dall’ultimo, tutti, in qualche cosa manchiamo tutti, chi è perfetto a questo mondo, immaginatevi.
Gesù ha detto: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli”, grazie e chi ci arriva a questa perfezione?
Ecco perché il cammino della perfezione non è mai finito, c’è sempre da lavorare, da perfezionarsi e non si può dire mai che sono arrivato, basta adesso riposo.
Negli esercizi spirituali ci dicevano che per seguire la via di perfezione della salvezza è come essere in barca in un fiume, o si voga contro corrente o la corrente ci trascina indietro, non bisogna mai smettere di remare contro corrente per arrivare alla sorgente altrimenti questa ci porta inevitabilmente giù.
E’ così, o noi continuiamo a lottare contro noi stessi, contro la nostra natura corrotta, il demonio, il mondo, i nostri grandi tre nemici, siamo discendenti da Adamo ed Eva e nasciamo col peccato originale e il peccato originale ha in sé tutti i sette vizi capitali, superbia invidia ecc. li abbiamo tutti e nasciamo con quelli.
Tutta la vita è un combattere contro questi vizi capitali della nostra natura e in più abbiamo come nemico satana che vuole portarci all’inferno, non vuole che ci salviamo, non vuole che andiamo a prendere il posto che lui ha perduto volontariamente con la sua superbia, lui vorrebbe trascinarci all’inferno con lui e c’inganna in tutte le maniere e quello che non fa per dannarci!
Per quello Papa Leone XIII aveva inserito alla fine della messa le preghiere a S.Michele Arcangelo e una si diceva in latino, scaccialo all’inferno e dopo il concilio l’hanno tolta, una delle sconfitte grandi dell’ultimo concilio è aver tolto queste preghiere alla fine della messa, pazienza dopo le rimetteranno.
Se noi non perdoniamo agli altri il Signore non può perdonare tutte le nostre mancanze e ne abbiamo un sacco, io compresa.
E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE, la traduzione però è sbagliata e abbiamo chiesto in tutte le maniere di cambiarla, bisognerebbe dire non lasciarci cadere nella tentazione perché è una traduzione letteraria dal latino inducas che vuol dire lasciarci cadere.
Una delle grandi verità è che satana non smette mai, mai di cercare di farci andare all’inferno, lui si è dannato, ha detto non serviant, superbo, non vuole che noi andiamo a godere quello che lui ha perduto per sempre, vuole che ci danniamo e ce la mette tutta, il nostro grande nemico è il demonio, ecco cosa fa e Gesù c’insegna di non lasciarci cadere in tentazione e la tentazione l’abbiamo tutti e anche in fin di vita, fino all’ultimo.
Ecco qual è la tentazione.
Ognuno di noi ha un punto debole e gli esercizi dovrebbero servire per farci capire qual è il nostro punto debole, spiritualmente parlando e non è uguale per tutti; il Signore sa, conosce tutto ma anche il demonio conosce il nostro punto debole e ci gioca là, su quel punto debole sia quando andiamo a confessarci o quando facciamo la comunione, quando facciamo i buoni propositi. E’ una grazia grandissima se ci fai capire che quella è una tentazione perché ci dai luce abbastanza per capirlo e tante volte proprio non capiamo che è una tentazione, crediamo che sia un suggerimento di un’amica, crediamo che sia un buon suggerimento di un giornale o vattelapesca di chi, le prendiamo per cose buone e invece sono tentazioni.
Quando i suggerimenti toccano il nostro amor proprio e ci esaltano nella capacità di volere, di capire, anche quella è una tentazione e diciamo tra noi con la testa che ho vuoi che non capisca, vuoi che non sappia e quante volte mi sono sentita dire Suor Ida vuole che non capisca, vuole che non sappia queste cose qua!
Guarda che non è così, a volte il Signore mi fa capire che è meglio che parli e dica che non è così e a volte capisco che è inutile e taccio e prego.
Noi abbiamo questa grande, grande, grande forza nelle nostre mani che è la preghiera, è la nostra salvezza ma noi senza di lui non possiamo far niente, l’ha detto chiaro e tondo, voi non potete far niente senza di me, ci vuole l’aiuto di Dio.
L’aiuto di Dio viene attraverso la preghiera perché intanto è sempre un atto d’umiltà, è vero o non è vero perché riconosco di non essere perfetto, di non essere forte, di non essere potente, di non essere capace di cavarmela da sola, questo è un atto d’umiltà e ricordatevi la definizione dell’umiltà, l’umiltà è verità.
San Paolo dice: “Che cosa sei tu uomo, che cos’hai tu che non abbia ricevuto e se hai ricevuto perché fai come non avessi ricevuto”. Abbiamo ricevuto la vita e non ce la siamo data noi, abbiamo ricevuto l’intelligenza ma non è merito nostro, abbiamo avuto tanti doni, tante grazie, dobbiamo corrispondere e metterci in ginocchio a ringraziare Dio Padre prima di tutto, di avermi dato l’intelligenza, è un dono suo e potevate nascere down, handicappati, loro sono tanto amati dal Signore e vanno in paradiso dritti perché non sono responsabili.
Però avete mai ringraziato il Signore dell’intelligenza che vi ha dato, della volontà perché dopo l’intelligenza viene la volontà, avete avuto la buona volontà di venire ad ascoltare la parola di Dio, lo sapete che ve l’ha data il Signore e voi avete il merito di aver detto di sì perché potevate dire di no, potevate dire che ho da fare a casa, devo partire o altre motivazioni, il Signore vi ha fatto la grazia di muovere la vostra volontà.
Ringraziatelo di tutto cuore perché tutto quello che di buono abbiamo è tutto suo e la grazia di non lasciarci cadere nella tentazione è proprio grazia sua, ecco perché noi gliela chiediamo, avete avuto la grazia di dire sì Signore vengo e faccio come vuoi tu, voglio vivere come ci hai insegnato tu e del resto il primo premio è la tranquillità della coscienza, chi è che vi paga la tranquillità della coscienza, c’è una persona al mondo che può tranquillizzarvi?
Ho fatto tutto quello che ho potuto ma col tuo aiuto e mi metto in ginocchio a ringraziarti perché avrei potuto dire di no, avrei potuto tradirti, andare non so dove, anche il fatto di essere qui ad ascoltare la parola del Signore è già una grande grazia da mettersi in ginocchio a dire grazie e quante, quante tentazioni ci sono, ditemi voi?
Io vorrei rileggervi con lentezza questo discorso della montagna.
Guardate il vangelo è racchiuso tra il discorso della montagna e il discorso dell’ultima cena, sono le due colonne portanti di tutto il vangelo, sono questi due discorsi su cui si basa tutto il vangelo.
Ci fermiamo al discorso della montagna.
“Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre Vostro celeste, pensate questa è la meta, amate i vostri nemici, ecco prende tutta la legge.
“Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti, non sono venuto per abolire ma per dare compimento.
In verità vi dico, quante volte il Signore ci dice questo intercalare, ci credete che vi dico la verità, io sono la via, la verità e la vita: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà uno iota o un segno della legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti anche minimi e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini sarà considerato grande nel regno dei cieli. Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, pensate che erano quelli i rappresentanti della legge, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere, chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.
Ma io vi dico,è Dio che parla, il figlio di Dio sapete, chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio, basta solo adirarsi, chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
Facciamoci un esame di coscienza, come trattiamo il nostro prossimo?
Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono, e non serve dare la mano in chiesa, se tutti noi non perdoniamo non possiamo ricevere Gesù, mettetevelo bene in testa se non perdoniamo di cuore, non con le parole o con la bocca, il Signore vede il nostro intimo, nel cuore.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo!
Avete inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi i tuoi voti al Signore.
Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente ma io vi dico di non opporvi al malvagio anzi se uno ti percuote la guancia destra tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
Guardate che è tremendo questo, voi mi potete dire, e la giustizia dove va?
Questo è uno dei grandi problemi della nostra vita, fin dove bisogna mettere in pratica questo e poi c’è la giustizia, ma vedete se noi abbiamo fiducia che il Signore farà giustizia invece che farcela da noi.
Vi ho raccontato prima il fatto di mia madre e come sono successe le cose, là chi poteva darci giustizia, abbiamo pregato in ginocchio tutti ed è venuta fuori la giustizia, eccome se è venuta fuori.
Allora invece di farci noi giustizia, preghiamo, mettiamoci in ginocchio e diciamo: “ Salvaci tu Signore, tu lo vuoi, tu sei forte, tu hai tutto”.
Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici, ognuno di voi sa se ha dei nemici e se li ama; già diciamo che è tantissimo perdonare i nostri nemici, ci sembra di toccare il cielo con un dito se riusciamo a perdonarli ma qui ci dice di amarli e pregare per i nostri persecutori, ora ci sono dei nemici internazionali e che ci vogliono morti, quelli che fanno gli attentati sono nostri nemici e non possiamo odiare neanche loro, e pregate per i vostri persecutori, ce ne sono tanti e ce ne saranno ancora di più perché andiamo incontro ad una vera e propria persecuzione perché pian piano i nemici di Dio che sono anche nemici nostri cercheranno di fare tanto male e la persecuzione verrà avanti.
E’ inutile che c’illudiamo, verrà una vera e propria persecuzione e molti moriranno e Mons.Milingo è stato uno dei primi,
Credo che tutti sappiate che Mons.Milingo è stato ucciso e che quello che c’è adesso non è il vero, noi lo conoscevamo molto bene e ci siamo subito accorti alla televisione che non era lui, io ero stata a pranzo con lui poco prima e aveva le gambe gonfie che non poteva neanche camminare, aveva i denti sotto molto rari e ne mancava uno addirittura e questo falso ha una dentatura, avrà almeno vent’anni di meno, l’abbiamo visto di corsa sulle scale e il vescovo di Genova ogni tanto lo va a prendere perché lui vuole la sua libertà e lo fa girare per poco ma ormai lo tiene in silenzio perché sa che abbiamo capito che non è lui.
E’ apparso ad una mistica in Svizzera e a lei ha detto che gli hanno tagliato la testa, il Signore gli ha applicato le mie preghiere e così gli ha dato la forza di resistere; potete credere o no, siete liberi ma la cosa è così e la verità verrà fuori quando lui vorrà, non adesso perché la soffocherebbero subito dato che sono ancora a capo quelli che lo hanno fatto uccidere e farebbero di tutto per soffocare la verità ma quando verrà il momento salterà fuori.
Non sono la sola a sapere questo, sono tante le persone che hanno avuto questa certezza e a cui lui è apparso e ha detto queste cose, io ho parlato con loro e senza sapere l’una dell’altra il Signore ha fatto in modo che ci conoscessimo ed è venuta fuori questa verità che io vi trasmetto ma voi potete crederci o non crederci, io ho solo la missione di trasmettervi la verità dopo se la accogliete o no risponderete voi davanti a Dio.
Perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Chi ci arriva alla perfezione, io no di sicuro e mi auguro che voi ci arriviate e poi c’insegna il padre nostro.
Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
Crediamo a questo che ci dice Gesù? Lui sa quello che abbiamo bisogno prima ancora che noi glielo domandiamo.
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli,…..
Adesso quando dite il Padre nostro pensate un po’ alle meditazioni che abbiamo fatto.
Il padre nostro è fatto di sette domande, primo sia santificato il tuo nome, sia glorificato il tuo nome, che tutti credano in te, che tutti ti adorino e ti amino; venga il tuo regno, regno di grazia, di giustizia e di pace, la grazia di Dio nelle nostre anime, questo è il suo regno; sia fatta la tua volontà come in cielo e così in terra, in cielo tutti fanno la volontà di Dio, tutti ma facciamola anche noi.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, glielo chiediamo e non quello di domani o dopodomani, quello che ci occorre; rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e se noi non perdoniamo ai nostri nemici il Signore non ci perdona, non ci perdona.
Ci sono delle persone che si legano al dito anche il più piccolo torto, ma lasciamo andare, lasciamo correre, vi fate sangue cattivo per niente, pensate che l’avrà fatto per sbaglio, in un momento che non era in sé e guardate che non si sbaglia mai a pensare bene anche se poi la realtà vi fa toccare con mano che non era così ma non importa il Signore ha guardato la vostra buona volontà di perdonare, di interpretare bene e a quelli che fanno del male il Signore chiederà conto.
Non c’indurre in tentazione che vuol dire non ci lasciar cadere nella tentazione, aiutaci a non cadere nella tentazione e i nostri tentatori sono il demonio, la nostra natura corrotta e il mondo, che nemico che è il mondo; tutte quelle persone che badano solo a quello che è il denaro, umano, il dio denaro e il Signore ce lo dice che non possiamo servire a due padroni, o servite Dio o mammona, il dio denaro ed è inesorabile e anche per cadere nella lussuria, il peccato del sesso, il movente è il denaro perché se non si ha denaro come si fa, sempre quello.
L’ultima tentazione del demonio a Gesù è stata quella di portarlo sul monte e dirgli: “Tutto questo io ti darò se prostrato mi adorerai”.
Ecco la massoneria che sta imperando, che sta facendo strage nel mondo e sono tutti gli uomini che per essere ricchi, per avere denaro, potere e dominio sugli altri, per avere nomine si iscrivono alla massoneria e il capo della massoneria è satana che poi fa eleggere i suoi gran maestri che sono alle dipendenze di satana e devono eseguire quello che lui vuole altrimenti muoiono, sono condannati a morte e una volta che loro hanno firmato sono finiti, o fanno quello che viene loro comandato attraverso i gran maestri o li eliminano e hanno un modo così silenzioso, certi infarti e tanti infatti sono stati uccisi da loro perchè non hanno fatto quello che volevano; si sono opposti, non hanno obbedito e li hanno uccisi.
La massoneria è in mano a satana ed è alleata al comunismo, la bestia rossa con sette teste e dieci corna, che erano le sette nazioni del patto di Varsavia e le dieci corna perché c’erano tre re, la Lituania, la Lettonia, la Lestonia che adesso sono libere e la Cina, che viene sconfitta però risorge, in questo momento impera ma ancora per poco perchè sarà annientata, vedrete la fine e ancora nel ’52 il Signore me l’ha mostrato, vedrete la fine che farà e dopo ci sarà la conversione totale di tutto il mondo, pensate di quelli che resteranno.
Quando il Signore vuole che io senta qualcosa, me la fa sentire magari accendo il televisore a caso e due settimane fa ho sentito dire da uno dell’islam, che è il terzo grande nemico che cerca di distruggere Cristo, che un terzo dell’umanità sparirà adesso ma gli altri due terzi saranno musulmani, vedete che anche loro sanno perché anche loro hanno letto l’apocalisse e la conoscono e hanno detto così alla televisione.
Invece ci sarà la conversione totale e uno dei messaggi del Signore dice che anche i pochi ebrei e musulmani che rimarranno si convertiranno, ci sarà una conversione totale ma pensate perché ci sia una conversione totale cosa dovrà avvenire.
Ma noi siamo col Signore, non abbiamo paura, chi è con me, quando siamo col Signore siamo forti, abbiamo il Signore che è il più forte, è lui il gran vincitore.
Questa aberrazione di peccato, questa distruzione della verità, questo obbrobrio, cercano di annientare la verità, cercano di distruggere Dio ma poveretti saranno distrutti loro.
Noi viviamo in questo tempo, il Signore ha voluto che noi vivessimo in questo tempo, non abbiate paura perché con Lui non dobbiamo aver paura, chi è con me e chi è contro di me.
Il Signore è più forte di tutti, ma non è stupido, un meschino, lascia, ha una pazienza che solo un Dio può avere, noi l’abbiamo perduta da tanto e tutto perché vuole salvare più anime possibile e chissà quanti vedendo quello che avverrà si convertiranno e all’ultimo momento crederanno in Dio e chiederanno perdono, siamo arrivati a questo punto.
Se voi infatti perdonerete agli uomini le vostre colpe il padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini neppure il padre vostro perdonerà le vostre colpe e di colpe adesso ce ne sono tante.
Cercate prima di tutto il regno di Dio e perciò vi dico per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete……………..
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Ha ragione, siamo gente di poca fede.
Adesso abbiamo bisogno di questi insegnamenti più dell’aria che respiriamo perché quando vedrete andare a rotoli questo o altro, maremoti, terremoti e tsunami o altro, direte che cosa facciamo?
Ci affidiamo al Signore, lui ci ama, lui ci ama e ci ha creati e sa che vogliamo la sua gloria, noi che vogliamo la salvezza della nostra anima e la nostra salvezza è la sua gloria.
La gloria di Dio in questa terra è la salvezza delle anime, noi non possiamo evitare niente ma possiamo salvarci in questo modo.
E poi ci dice: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto e tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi anche voi fatelo a loro, questa infatti è la Legge e i Profeti”.
Sia lodato Gesù Cristo.