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Dio ci vuole beati con Lui
Di Admin (del 20/11/2009 @ 18:13:38, in Suor +, linkato 1211 volte)

Catechesi di Suor+,  M.  25 novembre 2001

La preghiera più valida è il rosario; è la preghiera suggerita da Suor Lucia, raccomandata dalla Madonna.

Dopo la Santa Messa e dopo i Sacramenti della Confessione e della Comunione, il rosario ci salverà, come continua a ripetere la Madonna.

Che cosa facciamo durante la recita del rosario? Nei misteri gaudiosi, meditiamo, con l’Annunciazione, l’inizio della nostra salvezza, meditiamo la gloria degli angeli e dei santi, l'infanzia e la fanciullezza di Gesù nostra salvezza.

Durante la preghiera, può succedere di distrarci, ma non importa: quando ci accorgiamo, torniamo a pensare a Gesù e alla Madonna e non tormentiamoci per queste distrazioni, perché il Signore  accetta tutto.

Gesù ci ha detto di pregare senza interruzione, ma ci ha detto anche di fare bene il proprio dovere, e noi possiamo offrire tutto ciò che facciamo, il nostro lavoro quotidiano, tutte le azioni materiali, come preghiera continua.

Offriamo tutto cominciando dal mattino, recitando la preghiera Ti adoro, mio Dio, e quando diciamo Ti offro le azioni della giornata pensiamo di essere di Gesù, di far tutto per Lui:  offriamogli ciò che faremo durante il giorno, e anche durante il lavoro noi saremo in preghiera continua. Solo in paradiso vedremo gli effetti delle nostre preghiere e dei nostri sacrifici. Offriamo, per amore suo, anche le nostre sofferenze, i nostri malesseri, le nostre disavventure, le nostre croci.

Gesù ha detto che chi vuole seguirlo deve rinnegare se stesso e prendere la propria croce. Che cosa vuol dire rinnegare se stessi? Significa dire di no al peccato, privarci di qualcosa che ci piace, contentarci di ciò che è  necessario per vivere. Invece di lavorare, qualche volta, ci piacerebbe passeggiare: in questo caso rinnegare se stessi significa accettare la privazione di passeggiare. Rinnegare se stessi può essere rifiutarsi di guardare la TV, evitare le occasioni di peccato. Possiamo essere tentati da uno dei vizi capitali (superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia), frutti del peccato originale, e solo rinnegandolo andiamo verso la santità.

Sappiamo pure che il bene non fa rumore, non ne parlano né i giornali, né la televisione, ma continuate a fare il bene. Se siete venuti qua è perché avete fame e sete di giustizia, e il Signore vi ricompenserà. E come in fisica esiste  il principio dei vasi comunicanti, il bene che voi farete e le preghiere vostre alzeranno il tono di santità di tutta la cristianità.

Le nostre preghiere, le nostre sofferenze, i nostri sacrifici saranno applicati da Dio dove vorrà, quando e come vorrà: lo sapremo solo in Paradiso. Per ora il nostro compito è dare gloria al Signore.

Se non siamo in grazia di Dio, confessiamoci. Il nostro Dio non sta col mitra puntato a punirci, ma ci accoglie con amore.  

La nostra è l’unica religione che predica l’amore, l’unica che predica il perdono. La nostra fede è tutta è fondata sull’amore: amare Dio, con tutto il cuore, l’anima, la mente, le forze, poi amare il prossimo.


Il totalitarismo islamico

"Io sono il Signore Dio tuo: non avrai altro Dio  fuori di me. C’è un solo Dio. Come contrastare il totalitarismo islamico?

L’Islam si fa forte della nostra debolezza; i musulmani dicono che il nostro mondo è disgregato e corrotto e che approfitteranno di questa nostra debolezza, per mostrare la loro forza.

A Lepanto l’Islam fu fermato dalla Chiesa, dotata di una Verità  che era una forza maggiore di quella degli ottomani; oggi, qual è l’idea, quale la forza della Chiesa? L’Ecumenismo?

L’Ecumenismo, come viene attuato oggi, è figlio naturale del modernismo e del relativismo religioso, che è distruzione della fede.

Dal vertice alla base della Chiesa, si va gridando che Allah è un Dio, che tutte le religioni sono salvifiche e che la pace si fa mettendosi d’accordo, mentre l’Islam predica che Allah è il solo Dio, che Maometto è il suo profeta, e affila le armi e incita i musulmani a tenersi pronti per la guerra santa.

Questo è sbagliato. Il retto ecumenismo è fondato sulla diffusione della verità, e la verità è che il nostro Dio è il vero e unico Dio. Allah, invece, è satana in persona, vuole l’opposto di quello che vuole Dio. Il Signore vuole l’amore  e il perdono, Allah predica l’uccisione.

Vi leggo: “I cattolici vanno gridando pace, pace, pace, e spalancano il cuore alla carità e accolgono in casa nostra i musulmani, poverini! C’è forse qualcuno che ha il coraggio di rinfacciare all’Islam che il suo dio è un demonio? Allah  è orgoglioso di stare sopra una piramide di scheletri umani, accumulati dalla guerra santa, a differenza del nostro Dio che, invece, è giunto a dare se stesso sulla croce, per salvarci. E’ un demonio che s’impone mettendo a terra i suoi schiavi, crocifiggendo i cristiani, schiavizzando le donne, permettendo la poligamia, tagliando le braccia a chi ruba, esaltando gli epuloni sceicchi e mantenendo nella fame le masse ignoranti.

Questa vi pare una religione? Pare che sia un dio questo? Non è, invece, satana in persona?

E’ veramente tragico il fatto che  gli uomini della Chiesa, dai vertici alla base, defraudano ai popoli il diritto alla verità, in nome di una falsa carità ecumenica”.

Carità è non fare del male ai musulmani, non trattarli male; ma non dobbiamo, in nome della carità, essere d’accordo con le loro idee, con il loro modo di pensare, con la loro prepotenza.

Prepariamoci, comunque, ad una grande persecuzione, perché stanno alzando il tono, giorno per giorno.

Carità è verità, e questa va proclamata ai vicini e ai lontani, va detta ai figli della dissidenza, perché accettino il Vangelo così com’è, senza defraudare le anime dell’Eucarestia o del potere di rimettere i peccati, del potere che Gesù ha dato agli apostoli, come garanti della fede. I protestanti negano l'Eucaristia e la Confessione, presumono di confessarsi solo davanti a Dio, mentre Geù ha detto chiaramente: "A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete non saranno rimessi". Essi  non ammettono il Primato di Pietro, non obbediscono a chi è stato posto come garante della fede.

Bisogna, invece, gridare questo, a tutte le religioni del mondo, ricordando loro che esse sono degenerazioni demoniache.

Nella Sacra Scrittura si legge che gli dei delle genti sono i demoni e che non c’è altro nome, sotto il cielo, dato agli uomini, per il quale possiamo essere salvi, se non il nome di Gesù. Una Chiesa che non grida questa verità è una Chiesa che tradisce Dio Amore, abbassandolo al livello di Allah, che è un boia, perché ha come base l’omicidio e altri peccati.

Questa Chiesa tradisce Cristo, che per noi ha dato la sua vita, sulla croce, tradisce anche i dissidenti e i pagani, lasciando ciascuno dannarsi nel proprio errore, e infine, tradisce se stessa.

La tragedia di oggi non è tanto la forza dell’Islam, quanto la debolezza dell’Occidente, erede della rivelazione, ma caduta in una grande apostasia, in una spaventosa confusione mentale.

Se non abbiamo sempre davanti questa verità, andremo all’inferno anche noi. O si crede in Dio e ci si salva, o non si crede e ci si danna: "Chi crederà sarà salvo, chi non crederà sarà condannato!". Solo in Dio c’è salvezza.

Le conseguenze del non credere in Dio sono i peccati enormi, i peccati che vengono legalizzati e che rendono la nostra generazione peggiore di Sodoma e Gomorra. Oggi il peccato viene legalizzato nelle forme più aberranti, viene incitato, esaltato nelle sfilate di lesbiche e gay, che beffeggiano la Chiesa.

Tutto questo è suggerito dal demonio, che vuole andare contro Dio, lo odia con tutto il suo essere, e odia anche noi, perché non vuole che ci salviamo e andiamo a godere il bene eterno che lui ha perduto. Vuole che ci danniamo, come lui si è dannato.

I capi dei popoli, quasi tutti massoni, ricorrono a Satana per accrescere il proprio potere, e non dobbiamo dimenticare che le tragedie del nostro secolo hanno alla radice satana, che Gesù ha definito menzognero e omicida.

Gesù ha detto che anche gli ebrei hanno per padre Satana (v. Gv 6,  ): essi hanno ucciso il Figlio di Dio, e Lui si è lasciato mettere in croce, non si è fatto tentare neanche dal ladrone che gli suggeriva di salvare se stesso e loro, ha invece esaudito la richiesta del buon ladrone, l’unico che in quel momento lo ha riconosciuto come Re di un regno che non era di questa terra. Gesù gli ha risposto: "Oggi sarai con me in paradiso". Vi ricordo ancora una volta che il buon ladrone si è salvato perché si è riconosciuto peccatore e si è pentito. Per salvarsi, bisogna pentirsi e invocare Dio.

Ricordiamoci, anche, che il peccato esige una riparazione. Dio, con infinita sapienza, ha disposto che ogni individuo o società sia premio o castigo di se stesso. L’aggressione islamica è un castigo a noi tutti che, col peccato, abbiamo indebolito i nostri cervelli, rendendoli ostili alla verità. Oggi siamo ben lontani dal fare penitenza spontanea: la faremo nostro malgrado, purtroppo. Gesù ha detto che è finito il tempo della misericordia ed è incominciato quello della giustizia: “Il Padre mio metterà tutti i miei nemici a sgabello dei miei piedi” (Salmo).

Pensate! I nemici di Gesù saranno annientati! E questa società, che pecca? Saranno annientati anche i luoghi di peccato.

Ricordatevi che le idee sono più forti degli armamenti e l’Islam è un’idea sbagliata, ma forte, tanto più forte quanto più spinta dal fanatismo; il Cristianesimo, invece, è una “idea” salvifica, l’unica vera, la più potente apparsa sull’orizzonte umano, la più razionale, la meglio equilibrata, ma tradita e ridotta a un’idea debole. Se il Cristianesimo non è più in grado di sostenere se stesso, come potrà sostenere l’impeto furente del fanatismo islamico?

Gesù Cristo vuole salvarci, ma non può farlo senza di noi.

Sant’Agostino ha detto: “ Chi ti ha creato senza di te non può salvarti senza di te”

Dio ci ha creati liberi, abbiamo la libertà, abbiamo la nostra ragione, la nostra volontà, la nostra intelligenza e con questa dobbiamo cercare di capire, studiare, andare a fondo, ascoltare quelli che trasmettono la verità. Ma se anche da un pulpito la verità viene distorta, non dobbiamo ascoltarla, non dobbiamo seguire chi non dice la verità, non dobbiamo seguire  un ecumenismo postconciliare, che tende a lasciare i dissidenti nella propria posizione e concepisce la Chiesa come una delle molteplici confessioni cristiane e considera salvifiche tutte le religioni.

Noi abbiamo la religione più buona che ci sia, noi non predichiamo l’omicidio, il suicidio o l’oppressione, noi diciamo che il dio denaro è mammona e non và ascoltato, noi predichiamo la carità, l’amore. Noi dobbiamo scegliere fra Dio e mammona: non c’è via di mezzo e, al momento del giudizio, saremo giudicati per quello che di buono abbiamo fatto e non avremo nessuna scusante.

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